Cronache dalle terre di nessuno

Guerra e informazione. Un binomio conflittuale e difficile, perché l'informazione vera non piace a chi fa le guerre. Il paradosso dell'era della comunicazione globale, delle notizie in tempo reale e del dominio dei grandi network televisivi è che non siamo mai stati così lontani dalla prima linea del fronte: il reporter si trova in una trincea mediatica, assediato da restrizioni e imposizioni, da manipolazioni e propaganda. E mentre è sempre più difficile trovare gli spazi per spiegare e approfondire le notizie, si tende a ragionare per luoghi comuni , per frasi fatte.

Per la prima volta un giornalista italiano ripercorre i principali conflitti dell'era della comunicazione globale e li analizza alla luce di queste considerazioni. Giovanni Porzio, che ha passato gli ultimi 30 anni sui fronti più caldi di Medio Oriente, Africa, Asia e Balcani, è stato testimone di quello che racconta. Ci guida nelle giungle e nei deserti africani, sulle montagne afghane e nei campi di battaglia iracheni, svelandoci i meccanismi occulti della disinformazione e della propaganda. Ci obbliga a guardare con gli occhi delle vittime: uomini, donne e bambini dimenticati dalla grande cronaca, le cui storie tessono l'avvincente intreccio del libro. Che è al tempo stesso una riflessione sul mestiere e sui rischi di un inviato "sulla linea del fuoco", un'indagine sul ruolo dei media e un appassionato diario di viaggio. Scritto da un giornalista che non si è mai chiesto "se ne vale la pena", perché sa che il suo posto è dove c'è una guerra da raccontare, un sopruso da denunciare, una menzogna da smascherare.

  • Brossura: 446 pagine
  • Editore: Tropea (25 ottobre 2007)
  • Collana: Saggi
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-13: 978-88-558-0018-1

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